LA CASA DELLE RONDINI

Area: Ambiente
Pubblicato il: 10/03/2017

LA CASA DELLE RONDINI Un pomeriggio in Biblioteca per conoscere l’affascinante mondo delle rondini.

Perché una rondine fa Primavera

Da sempre le rondini hanno unito la propria esistenza a quella dell'uomo diventando parte inseparabile del paesaggio e della cultura umana.
Le rondini sono nei libri di poesia, nelle canzoni, nelle fiabe e nelle leggende dei popoli antichi.
Le troviamo in primavera ed estate in tutta Europa e possono anche essere avvistate in Scandinavia e Turchia, nonché sulle coste africane del Mediterraneo. Alla fine dell'Estate questi uccelli cominciano il loro viaggio verso l’Africa dove trascorrono tutto l’inverno, in primavera (precise come un orologio svizzero!) tornano in Europa per riprodursi, costruire il nido e allevare i piccoli.
Per anni la gente ha festeggiato l’arrivo di questo animale come il segno dell’imminente arrivo della bella stagione. Come dice un proverbio popolare italiano “San Benedetto, torna la rondine al tetto”, il giorno di San Benedetto infatti è proprio il 21 marzo, l'inizio della primavera.

Lotta alle zanzare: in campo la natura

La maggior presenza di questi uccelli, oltre ad impersonare visivamente la primavera, è la miglior difesa contro il proliferare delle zanzare che ogni estate ci assillano. Una famiglia di rondini, composta da cinque esemplari, divora in una stagione fino a mezzo milione di insetti.
Di giorno provvedono gli uccelli (tra cui rondini, rondoni e balestrucci), di notte i pipistrelli. Due armi “biologiche” tra le più efficaci e rispettose dell’ambiente e della salute umana nella lotta contro le zanzare.
I metodi chimici comunemente utilizzati per la lotta alle zanzare non solo non sono efficaci, ma risultano nocivi per la natura e per la salute dell’uomo, rendono i superstiti di volta in volta più resistenti; eliminano i predatori naturali della zanzara perché le disinfestazioni, non essendo selettive, colpiscono tutti gli insetti, compresi quelli utili di cui si alimentano gli animali, come uccelli e pipistrelli; alterano l’ecosistema e inoltre inquinano le falde acquifere.
L’unica alternativa, dunque, è costituita dai rimedi naturali, che dovrebbero essere applicati a tutti gli stadi di sviluppo delle zanzare (uova, larve, adulti).

Chi sono?

La Rondine è un uccello di piccole dimensioni con il dorso scuro e riflessi bluastri, la gola rossa, il ventre bianco e una coda molto lunga e biforcuta. Possiede una vista acutissima, nessun insetto le sfugge mai.
Fedele al proprio nido, ritorna ogni primavera nello stesso luogo dove ha nidificato l’anno precedente. Il piccolo nido, composto di terra, fili di paglia ed erbe, costruito per esempio sotto la grondaia di una casa, viene imbottito di piume ed erba secca.  Tutti e due i genitori si prendono cura dei piccoli, si alternano nei voli in cerca di insetti per nutrire i loro rondinini.

Arriva la Primavera ma le rondini non trovano più i loro nidi e rischiano l’estinzione

Negli ultimi decenni sempre meno rondini popolano i nostri cieli!
E il motivo è fin troppo semplice: le rondini per secoli hanno contato su di noi, non potevano sapere che noi saremmo cambiati così rapidamente. Ora la loro stessa sopravvivenza è minacciata dal nostro stile di vita aggressivo per l'ambiente.
La rondine comune (Hirundo rustica) fa il nido dove vive l'uomo, usa i tetti delle stalle e delle abitazioni come appoggio per i suoi tipici rifugi fatti con il fango e le pagliuzze che trova vicino agli allevamenti di bestiame. Anche per trovare il cibo le rondini si sono sempre aggirate nelle nostre campagne che ospitavano una biodiversità fatta soprattutto di piccoli insetti che proliferano attorno agli stagni e agli spazi incolti. Ma le nostre campagne si sono trasformate velocemente.
I principali nemici della rondine oggi, e di tutti gli uccelli migratori, sono i cambiamenti climatici e la desertificazione (potrebbero modificare la disponibilità di cibo quando gli uccelli tornano per la riproduzione), l’inquinamento, l'agricoltura intensiva con l'eliminazione delle siepi e l'uso di pesticidi, che hanno ridotto gli insetti di cui questa specie si nutre (gli insetti volanti, comprese mosche e zanzare tigre).
Il cambiamento del paesaggio rurale con la scomparsa dei fienili e delle stalle (ideali per la nidificazione), la cementificazione selvaggia e la distruzione dei nidi (accidentale o voluta!) hanno portato alla drastica riduzione degli ambienti dove nidificare.
Se ci pensi, è proprio l'uomo ad aver voltato le spalle alla sua fedele "vicina di casa".

Cosa possiamo fare per rimediare?

Possiamo proteggere e conservare gli angoli di biodiversità che ancora esistono nelle nostre campagne, ripensare un'agricoltura più sostenibile, meno aggressiva e più rispettosa dell'ambiente, preferendo i pascoli aperti all'allevamento intensivo, evitando l'uso indiscriminato di pesticidi in favore di metodi alternativi, conservando i piccoli stagni e le siepi.
Possiamo cercare di ritrovare un contatto con la natura più rispettoso.
Per attrarre nei nostri spazi all’aperto un numero maggiore di specie di uccelli può essere utile posizionare dei nidi artificiali, che possano supplire all’assenza di cavità naturali.

L'assenza di rondini rappresenta un campanello d’allarme per l’ecosistema.
La presenza di rondini e balestrucci (stessa famiglia delle rondini) indica un ambiente sano e ricco di biodiversità; sono indicatori biologici che permettono di valutare l'ambiente in cui viviamo.
A tal proposito si ricorda a tutti i cittadini che le specie Rondine (Hirundo rustica), Balestruccio (Delichon urbicum) e Rondone (Apus apus) sono protette su tutto il territorio nazionale e tutelati dalla Legge n. 157/1992 e dall'articolo 635 del Codice Penale: il danneggiamento del nido, l'uccisione di nidiacei e la distruzione delle uova sono reati penali.

Ma con l’aiuto di tutti la loro vita può davvero migliorare!
E’ un segnale di attenzione verso l’ambiente e gli animali che si concretizza nella tutela delle rondini.