DISPOSIZIONI E SUGGERIMENTI PRATICI DA SEGUIRE PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DELLE ZANZARE NELLE PROPRIETÀ PRIVATE

Area: Ambiente
Pubblicato il: 13/07/2017

Su invito di ATS Milano Città Metropolitana (ex ASL) si pubblica materiale informativo riguardante il contenimento sul territorio della presenza di zanzare.

 

La presenza delle zanzare nell'ambiente urbano è inevitabile, tuttavia si possono mettere  in atto  strategie  e applicare  mezzi e metodi di controlli di vari  tipo che permettano  di ridurre  la densità della specie fino a livello di sopportabilità.

 

L'elemento caratteristico per la diffusione di questo insetto è la capacità di poter utilizzare, per la deposizione  delle uova,  una  grande varietà  di contenitori  derivanti  dall'attività umana.  In ambiente  industriale-commerciale risultano  particolarmente  soggette  all'infestazione  le aree  dove sono ammassati  all'aperto rottami  o contenitori  vari quali, ad esempio,  i  depositi  di copertoni,  di rottamazione   auto,  i   vivai  ed  i   cantieri  edili. Nell'interfaccia  tra  campagna  e  città  prevalgono contenitori  di grosse dimensioni  (bidoni,  secchi) utilizzati, ad esempio, per l'irrigazione degli orti; nell'ambiente peridomestico  cittadino  prevalgono  contenitori più piccoli,  adibiti a funzioni diverse (bacinelle,  sottovasi di piante, piccole vasche ornamentali prive di pesci, grondaie otturate, ecc.).

 

La  lotta  alle  zanzare, oltre che essere svolta con la disinfestazione  delle aree pubbliche, deve essere  supportata  anche  da  una  corretta  gestione  delle  aree private  che costituiscono  il 70-80% delle zone a rischio. È importante la collaborazione  di tutti e l'adozione di corretti comportamenti.

Qui sotto si riportano le disposizioni e suggerimenti pratici da seguire per contrastare la riproduzione delle zanzare e la loro diffusione: 

 

1.   evitare  nelle  aree  vicine  alle  abitazioni  (terrazzi,  giardini,  orti,  ecc.)  la  formazione  di  raccolta d'acqua eliminando  ogni potenziale contenitore per lo sviluppo larvale (es. secchi, bacinelle, bidoni, barattoli,  manufatti  edilizi,  rifiuti,  buste di plastica,  teloni  di nylon  utilizzati  per  la copertura  di piscine e manufatti vari che potrebbero formare pozze artificiali, ecc.);

2.   evitare la formazione  di raccolte d'acqua in  luoghi poco accessibili o nascosti  (sotterranei,  cantine,

intercapedini);

3.   negli orti non lasciare  l'acqua nei contenitori di irrigazione per più di 7 giorni e comunque ricoprire con stuoie rigide,  di plastica  o reti zanzariere  vasche,  cariole, bidoni e fusti per  impedire che gli adulti depongano  le uova;

4.   evitare la formazione  di pozze e ristagni d'acqua nel proprio orto e/o giardino;

5.   contenitori  di  uso  comune  come  sottovasi   di  piante,   fioriere,  piccoli   abbeveratoi   di  animali domestici,  annaffiatoi,   ecc.  - se non  eliminabili   o  conservati  capovolti  -  vanno  svuotati  dopo l'annaffiatura (sottovasi di piante) o a seguito di temporali estivi almeno ogni 7 giorni per evitare Io sviluppo delle larve;

6.   non  lasciare  piscine  gonfiabili  e  altri  giochi  in  giardino  per  evitare  che  si riempiano  di  acqua piovana;

7.   pulire  periodicamente  i  tombini  ostruiti  dai  detriti,  controllare  il  corretto  funzionamento   della sifonatura e possibilmente mettere una retina all'interno del tombino;

8.   ispezionare  le  caditoie  per  la raccolta  di  acqua  piovana  e,  se  hanno  acqua  stagnante,  pulirle  e svuotarle almeno ogni settimana;

9.   non abbandonare nell'ambiente contenitori che si possono riempire di acqua piovana;

10. eseguire nei pozzetti  grigliati  la  lotta antilarvale  in quanto si raccoglie  l'acqua piovana  e/o  l'acqua di lavaggio di cortili e piazzali. Prima di qualsiasi  tipo di trattamento,  è necessario ripulire il fondo del pozzetto, rimovendo  fango e/o fogliame. Il trattamento  andrà ripetuto ogni 20-30 giorni nel caso d'utilizzo d'insetticida chimico ed ogni 7 giorni se si utilizza insetticida biologico. Si raccomanda di iniziare  nel  periodo   marzo/aprile  e di proseguire   senza  interruzioni  sino  a  settembre/ottobre   in funzione delle condizioni  meteorologiche;

11. pulire  periodicamente   le  grondaie  per  favorire  il  deflusso  delle  acque  piovane   ed  evitare  così eventuali ristagni;

12. mantenere puliti e rasati i prati ed· i  giardini eliminando  le sterpaglie;

13. pulire e trattare bene i  vasi prima di ritirarli all'interno durante i periodi freddi per eliminare le uova invernali eventualmente  presenti;

14. effettuare regolare  manutenzione  e pulizia  delle vasche  e fontane ornamentali  introducendo  nelle stesse anche pesci rossi;

15. controllare  e sostituire  frequentemente   l'acqua nei  contenitori  dei fiori nei  cimiteri;  nel caso  di utilizzo di fiori di plastica,  usare della sabbia per  appesantire  il vaso (i vasi non utilizzati  devono essere conservati capovolti);

16. rovesciare frequentemente  per terra e non nei tombini,  l'acqua dei portafiori, dei sottovasi o di altri contenitori;

17. introdurre  nei vasi portafiori  presenti,  ad esempio nei cimiteri, piccoli filamenti  di rame (20-30 gr per  litro)  che  a  contatto  con  l'acqua  si  ossida  divenendo  tossico  per  le  larve  di  zanzara.  Lo svuotamento periodico  di tali contenitori resta in ogni modo la misura di prevenzione  più semplice ed efficace;

18. mettere una retina intorno agli sfiati delle fosse biologiche;

19. annaffiare il prato preferibilmente  in orario notturno e non serale o diurno;

20. non lasciare copertoni  all'aperto  perché, riempiendosi  d'acqua,  costituiscono  il luogo  ideale per lo

sviluppo delle zanzare, soprattutto della zanzara tigre;

21. eliminare  l'acqua dagli evaporatori  dei caloriferi (quando  l'impianto è spento) e dai condizionatori d'aria;

22. installare zanzariere alle finestre per ridurre l'ingresso delle zanzare nel periodo estivo;

23. chiudere  le porte,  le  finestre  ed i canali di aerazione  che collegano  i  locali  caldaia, cantine,  box o altro con l'esterno a fine stagione estiva o applicare reti antizanzara;

24. raccomandare a vicini e conoscenti  l'osservanza di questi semplici consigli sopra riportati.

 

Inoltre, è utile:

a) in fontane, vasche, laghetti e/o cisterne per la raccolta di acqua a cielo libero prevedere l'introduzione di pesci larvivori;

b) in depositi/luoghi di  stoccaggio di copertoni all'aperto, luogo  preferenziale  per  la  deposizione  di  uova  di  zanzare  tigre, adottare i seguenti accorgimenti: 

1. svuotare  completamente  da  eventuale  contenuto   d'acqua  ogni  pneumatico   in   arrivo  ed  in partenza;

2. conservare  i  copertoni  in aree  coperte  o  in alternativa  disporre  a piramide  i  copertoni  se  il periodo  di stoccaggio  è superiore  ai quindici  giorni,  dopo  averli  completamente   svuotati da eventuale  acqua,  e ricoprirli  con  telo  impermeabile  o  con  altro  idoneo  sistema  in  modo  da impedire qualsiasi raccolta d'acqua piovana;

3. disinfestare  entro sette giorni da ogni precipitazione  atmosferica  i  copertoni privi  di copertura dandone comunicazione preventiva  all'U.O.C.  Sanità Pubblica;

4. eliminare i copertoni fuori uso o comunque non più utilizzabili. Questi potranno  essere provvisoriamente   stoccati,  dopo  essere stati svuotati  da ogni  contenuto  d'acqua,  in locali  da tenere chiusi o ricoperti con telo impermeabile o con altro sistema idoneo da impedire qualsiasi raccolta d'acqua nel loro interno;

c) per attività  di rottamazione/demolizione auto adottare i seguenti accorgimenti:

1. provvedere  ad  eseguire  nel  periodo  maggio/settembre  periodici  interventi  di  disinfestazione adulticida  ogni  15-30 giorni  in funzione  delle  condizioni  meteoclimatiche  dandone comunicazione preventiva all'U.O.C. Sanità Pubblica;

d)   nelle aree rurali:

1.   eliminare recipienti e copertoni d'auto non utilizzati;

2.   ripristinare  la  pendenza  e la  sezione  di fossati e canalette  utilizzati per convogliare  l'acqua  a scopo irriguo;

3.   rimuovere  i detriti e la vegetazione  incolta;

4.   eliminare gli acquitrini;

5.    sfalciare l'erba dalla sponda di fossati e canalette affinché non si creino ristagni;

6.   eliminare dai terreni pozzanghere  e ristagni d'acqua.

 

ATS Milano Città Metropolitana fa rilevare che la zanzara Aedes albopictus (zanzara tigre) già presente sul nostro territorio, a causa della sua affinità con la zanzara Aedes aegypti, potrebbe essere anch'essa veicolo di virus di origine tropicale come i recenti episodi di Virus Zika in Sud America.

 

Nei casi accertati o sospetti di Chikungunya/Dengue/West Nile Desease ed altre arbovirosi e di Malattia da Virus Zika (MVZ) dovrà essere data comunicazione all'Amministrazione Comunale.

 

Per informazioni è possibile consultare il sito dell'ATS Milano Città Metropolitana (exASL Milano).

 

 

CONSIGLI  UTILI   PER   I   CITTADINI   CHE   INTENDONO   PROVVEDERE   SENZA L'AUSILIO DI UNA DITTA  SPECIALIZZATA ALLA  LOTTA LARVICIDA ED ADULTICIDA CONTRO LE ZANZARE

 

La lotta larvicida

 I.   Premessa

Tutte  le raccolte  d'acqua  stagnante  già  esistenti  o  che potrebbero   formarsi  in  occasione  di un temporale o anche a causa di un'irrigazione di un giardino o di un orto possono facilmente divenire focolai di riproduzione  di zanzare; quando è possibile si deve provvedere  ad eliminare le condizioni che consentono  la formazione di queste raccolte d'acqua. I contenitori, anche di grandi dimensioni, spesso  usati  per  conservare   l'acqua  piovana  da  utilizzare  per  l'irrigazione,  dovrebbero  essere eliminati o almeno costantemente protetti con reti a maglia fitta ed in materiale resistente. Anche la più diligente  opera  d'eliminazione  delle raccolte  d'acqua  stagnante  non riesce però  ad eliminarle tutte; nei pozzetti  grigliati va eseguita  la lotta antilarvale in quanto si raccoglie  l'acqua piovana e/o l'acqua di lavaggio di cortili e piazzali.

 2.   I prodotti da usare

Per il loro facile impiego si consiglia di far ricorso essenzialmente  ad un larvicida chimico, a base di piriproxifen,  diflubenzoron, ecc. o ad un larvicida biologico a base di spore di Bacillus thuringiensis varietà israelensis.

Il larvicida chimico  può  essere acquistato  nella formulazione  in compresse  o granulare  mentre  il larvicida biologico è in vendita in compresse, tavolette o in forma liquida.

 3.   Come si tratta un pozzetto grigliato

Prima  di  qualsiasi  tipo  di trattamento,   chimico  o  biologico,  è  necessario  ripulire  il  fondo  del pozzetto, rimuovendo  fango e/o fogliame.

Per ogni pozzetto  s'inserisce una compressa  o granuli di larvicida chimico o una dose di larvicida biologico calcolata secondo le istruzioni riportate  sull'etichetta del prodotto.

Il trattamento  andrà ripetuto ogni 20-30 giorni circa per l'insetticida chimico ed ogni 5-7 giorni per l'insetticida biologico,  se nel frattempo non vi siano stati temporali  o sia arrivata nel pozzetto  una quantità tale d'acqua di lavaggio da rinnovare  tutto  il quantitativo  esistente  d'acqua stagnante.  In questi casi il trattamento  andrà immediatamente ripetuto.

Nel  caso  d'utilizzo  di prodotto  biologico  si ricorda  di non trattare  i  tombini  privi  d'acqua  e di

conservare  il prodotto  in ambiente fresco, asciutto ed al riparo dalla luce.

 4.   Per quanto tempo si esegue la lotta larvicida

Si raccomanda  di iniziare nel periodo  marzo/aprile  e di proseguire  senza interruzioni smo a settembre/ottobre in funzione delle condizioni meteorologiche.

5.   Cautele

Leggere  sempre  attentamente  l'etichetta  apposta  sulla confezione  del prodotto  ed in caso  di dubbio astenersi dal trattamento

Indossare sempre guanti monouso per manipolare  il prodotto larvicida

 

La lotta adulticida

 I.   Premessa  ·

Di regola  i trattamenti non sono raccomandati;  essi,  infatti, costituiscono  per  l'ambiente e per  le persone un rischio  tossico  anche se correttamente  eseguiti  ed i  loro  risultati  sono  in  ogni caso di breve  durata,  costituendo  quindi  un  rimedio  temporaneo   ad  un problema  che  dovrebbe  essere affrontato sia con i trattamenti  larvicidi sia con interventi di bonifica preventiva.

In casi d'elevata densità di zanzare adulte, con diffuse ed intense reazioni cutanee alle punture oltre all'oggettiva impossibilità  di sostare in giardini od orti, si ritiene giustificato  che il cittadino, nelle proprie pertinenze  scoperte  (giardini ed orti) può  far ricorso  a trattamenti  adulticidi,  avendo però consapevolezza  di quanto sopra esposto.

 2.   Il prodotto adulticida da usare

Al  fine  di  ridurre   al  minimo  l'impatto  ambientale  di  tipo  tossico  prodotto   dall'insetticida,  si raccomanda di scegliere prodotti commerciali  specifici per zanzare ed autorizzati in ambiente aperto e sul verde,  a base di principi  attivi con  bassa tossicità  e breve persistenza  attiva  nell'ambiente. Queste  caratteristiche   sono possedute  dai piretroidi,  dal  piretro  e dalle  piretrine  che  pertanto  si consiglia di tenere presente nella scelta.

 3.   Apparecchiatura richiesta e modo di distribuzione  del prodotto insetticida

Poiché  il  prodotto  va nebulizzato  nell'ambiente  da trattare,  è necessario  disporre  almeno  di una pompa a spalla, con ugello regolato per una fine nebulizzazione.  Il trattamento  deve essere eseguito tassativamente  in assenza di vento, a prima mattina o nella tarda serata.

 4.   Bersaglio del trattamento

Nelle  ore  indicate  al  punto  precedente  per  il  trattamento,   le  zanzare  sono  in  volo,  in  attesa dell'ospite  da  pungere  e  pertanto  il  getto  del  liquido  nebulizzato  dovrà  essere  diretto  dove  si individui o si sospetti la presenza delle zanzare. Il trattamento  potrà essere esteso a siepi, arbusti ed erba alta su cui le zanzare  di regola si posano.  Potrà essere utile trattare  anche le superfici esterne delle pareti  perimetrali   delle  abitazioni  prospicienti   le  pertinenze  scoperte  (giardini,  orti,  corti, piazzali) fino ad un'altezza da terra di circa 3  metri.

 5.   Durata dell'efficacia del trattamento

Orientativamente  si può stimare che l'eventuale riduzione delle zanzare non si prolunghi oltre i  2-3 giorni.

 6.   Cautele operative

Leggere  sempre  attentamente  l'etichetta  apposta  sulla  confezione  del prodotto  ed  in caso  di dubbio astenersi dal trattamento

Durante la preparazione  della soluzione, il riempimento  della pompa a spalla e l'esecuzione del trattamento,    l'operatore   dovrà   indossare   una   tuta   monouso   o   in   cotone    (da   lavarsi separatamente),   occhiali  protettivi,  una  mascherina   e  guanti  monouso;  qualora  il  prodotto, concentrato  o diluito,  bagnasse  una  superficie  cutanea,  anche coperta  da  indumenti,  si dovrà provvedere  a lavare con sollecitudine la parte usando acqua e sapone. Dopo il trattamento  dovrà essere fatta una doccia

Evitare di sottoporre  a trattamenti adulticidi  le aree ove siano coltivati ortaggi e/o frutta. In caso di contaminazione  anche accidentale di tali prodotti,  si raccomanda di non consumarli prima di

4-5 giorni dopo la contaminazione,  sottoponendoli prima ad un accurato lavaggio